Il quartiere di Charlottenburg è il gioiellino di famiglia tra i distretti berlinesi. Elegante e impeccabile, è la zona residenziale più chic, ricca di teatri, musei e locali raffinati, nonché lussuosi negozi per uno shopping alla moda e di qualità. Il distretto nasce come una cittadina indipendente: custodisce una storia intensa, fatta di bellezze monumentali, di principesse e castelli, di movimenti sessantottini e di memorie della guerra.
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Informazioni
La cittadina della principessa Charlotte
Il quartiere di Charlottenburg è in zona occidentale a Berlino, attraversato dal fiume Sprea e dal canale artificiale navigabile Landwehrkanal. La sua intensa storia ha radici nel lontano Medioevo, quando l’area ospitava tre diversi centri abitati di origine slava Lützow, Casow e Glienicke. Nel XXII secolo la principessa Sophie Charlotte acquisì la prima area, Lützow, e ci fece costruire una residenza estiva con il nome di Lützenburg.
Quando il suo amato principe divenne Federico I re in Prussia, la residenza fu ampliata e convertita in castello di rappresentanza.
Alla morte di Sophie Charlotte, Federico in sua memoria ribattezzò il castello e la zona circostante abitata con il nome di Charlottenburg, assegnandogli il titolo di città.
Come il più grande palazzo storico scampato alla distruzione della guerra, il Schloss Charlottenburg e il suo favoloso giardino in stile francese, che ricorda le meraviglie della Reggia di Versailles, rientrano tra le principali attrazioni di Berlino.
Quando la cittadina di Charlottenburg si trasformò in un centro borghese, divenne un addensamento di ville di imprenditori berlinesi. Era una forza industriale e la città più ricca della Prussia. Insieme ai quartieri di Schöneberg e Wilmersdorf, faceva parte del Neuer Westen (nuovo ovest), la zona commerciale locale che si opponeva al quartiere di Mitte, fin da allora centro di Berlino. Facevano invidia i suoi grandi magazzini, le grandi strade commerciali, gli istituti di formazione e le accademie.
Allora, Charlottenburg difendeva la sua indipendenza con tutte le forze e, quando nacque il progetto di creare la Grande Berlino unificando città e comuni limitrofi, il quartiere rispose con la proposta di una Grande Charlottenburg, anche se alla fine fu costretto a cedere.
Cosa vedere a Charottenburg
Negli anni ‘20 e ’30, il distretto ospitava la frizzante vita culturale berlinese, fatta di famosi caffè punto di incontro per intellettuali e artisti, nonché teatri, cinema e rinomati cabaret. Poi, la Seconda Guerra Mondiale distrusse quasi completamente l’intera parte orientale della città, quella dello Zoo e del Neuer Westen.
Proprio a Charlottenburg, infatti, si può visitare la Gedächtniskirche o, più correttamente, la Kaiser-Wilhelm-Gedächtniskirche (Chiesa commemorativa dell'Imperatore Guglielmo), di cui avanza solo una torre in forma di rudere che sovrasta la piazza di Breitscheidtplatz. Tutto ciò che rimane della bellissima chiesa in stile neoromanico, semi distrutta dai bombardamenti e lasciata così a simboleggiare gli orrori della guerra.
A pochi minuti a piedi dalla piazza, si raggiunge il noto centro commerciale Europa Center, che oggi sorge sulle rovine del vecchio Romanisches Café, un tempo famoso ritrovo di artisti.
Simbolo di progresso e parte significativa del paesaggio è l'Ernst-Reuter-Platz, l’ampia piazza dedicata al primo sindaco di Berlino Ovest e circondata da edifici monumentale del periodo post-bellico oggi adibiti ad uffici e arena di gioco per studenti e lavoratori impegnati in progetti scientifiche e culturali. Ad est della piazza si trova infatti la Technische Universität Berlin, l’università politecnica della capitale.
Anche nel periodo di divisione e di diversificazione del paese in due zone, il quartiere di Charlottenburg sembrava tirare uno schiaffo al collettivismo della Berlino socialista. Lussuosi negozi e grandi magazzini come il famoso KaDeWe, si susseguivano sulla Kurfürstendamm (chiamata con l’abbreviazione Ku’damm dai berlinesi), e sulla Tauentzienstraße.
Due viali, l’uno il prolungamento dell’altro, simbolo eccelso del capitalismo occidentale che, ancora oggi, sono le strade dello shopping per eccellenza. L’area brulica di gente a passeggio, in un susseguirsi di luci e vetrine, caffè lussuosi e ristoranti. Anche se, ha decisamente perso il fascino degli anni andati quando era scenario dei principali avvenimenti di interesse per la vita sociale berlinese.
Naturalmente, la costruzione del Muro di Berlino fece sentire subito la sua presenza e le conseguenze negative sul tenore e lo sviluppo economico della zona furono inevitabili. Durante le lotte studentesche del ’68 il quartiere, fu teatro di violenti scontri contro l'Amerika-Haus, istituto costruito dopo la fine della guerra, per diffondere la cultura americana tra i tedeschi.
I ragazzi dello zoo di Berlino
Charlottenburg è poi il quartiere ambientazione del libro (e film) “Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino”, di Christiane F., documento che rende un quadro crudo e fedele di quelli che sono stati gli anni ’80 nella zona della stazione Zoo. Eroina, spaccio, criminalità e prostituzione giovanile, oggi sostituiti da una quotidianetà dinamica ma tranquilla, che circonda lo spazio dello Zoo di Berlino o meglio il Zoologischer Garten Berlin (Giardino Zoologico di Berlino). Uno dei più grandi zoo della Germania, con la maggiore varietà di specie animali al mondo.
Merita sicuramente una visitina Savignyplatz, centro della vita nottura del quartiere, ricca di teatri e sale concerto per riscoprire della buona musica, nonché ristoranti e bar frequentati, tra l’atro, da artisti, personaggi dello spettacolo e della vita pubblica tedesca.
Per una passeggiata nel verde, fate una tappa al Lietzenseepark: il parco, con lago annesso, è piuttosto grande e offre punti di ristorazione per sorseggiare qualcosa di fresco in tutta tranquillità.
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